Buongiorno cari lettori,
eccoci di nuovo insieme!
Come abbiamo già detto in precedenze, è sempre più diffusa e importante la tecnologia nell’autismo. L’uso di dispositivi tecnologici permette, infatti, di creare degli ambienti intelligenti capaci di promuovere i processi di percezione - azione, comprensione, pianificazione, problem-solving e relazione, andando incontro ai bisogni di prevedibilità, concretezza e stabilità dei bambini autistici. Inoltre, grazie alla portabilità di alcuni di questi dispositivi, è possibile riprodurre gli ambienti virtuali intelligenti nei differenti contesti in cui i bambini autistici si muovono.
E’ comunque sempre importante, però, ricordarci che il computer rappresenta uno strumento da utilizzare con molta cura attraverso software flessibili e personalizzabili: in questo modo non si alimenta ulteriormente la naturale rigidità comportamentale. Bisogna comunque stimolare sempre l’uso autonomo del pc con un certo limite ma con cautela, tenendolo in spazi comuni: in questo modo il mondo virtuale può aiutare le persone ad accedere al mondo reale, non ad isolarlo ulteriormente, e a controllarlo attivamente, piuttosto che esserne controllati.
Inoltre, l’affiancamento di un adulto o di un gruppo di pari permette di evitare l’isolamento sociale e le eventuali stereotipie comportamentali.
Diversi studi hanno dimostrato come, a differenza dei mezzi convenzionali, le nuove tecnologie offrano la possibilità di aumentare il livello di attenzione durante la presentazione degli stimoli e nello svolgimento dei compiti, adattandosi sempre alle capacità individuali, al modo e al ritmo di apprendimento personale di ciascun bambino.
Vi sono anche gli strumenti multimediali e le realtà virtuali che sono in grado di incrementare il gioco di finzione, altro elemento che comprende un deficit negli autistici. Le TIC, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, poi, promuovono le capacità di anticipazione e la strutturazione del tempo e delle attività.
Le nuove tecnologie possiedono degli elementi essenziali che rendono più facile il loro uso agli autistici, come ad esempio: l’uso prevalente del canale visuo-spaziale, un linguaggio strutturato, prevedibile e privo di elementi emotivi, l’adattabilità dello strumento ad ogni utente.
Ognuno di questi elementi, poi, risponde al bisogno di fronteggiare particolari deficit:
- Il canale comunicativo visuo-spaziale compensa uncbisogno sensoriale causato dal deficit della coerenza centrale: gli autistici, infatti, durante l’apprendimento utilizzano principalmente il canale visivo rispetto a quello uditivo.
- Il linguaggio informatico risponde al deficit della teoria della mente. Si tratta infatti di un linguaggio strutturato e, per questo, prevedibile. La sua chiarezza è legata anche alla mancanza di elementi emotivi o sottointesi, che possano interferire con la comprensione da parte di persone autistiche.
- l’adattabilità delle nuove tecnologie avviene attraverso diverse modalità di personalizzazione. A partire dall’hardware, che può variare in base alle capacità motorie, percettive e cognitive dell’utente, ad esempio attraverso l’adozione di tastiere facilitate, emulatori di mouse o l’uso del touch screen. Anche la personalizzazione dello schermo è importante: il contrasto delle immagini, la chiarezza dei caratteri utilizzati e le dimensioni, possono facilitare notevolmente l’utilizzo dello strumento da parte degli utenti autistici. Le schermate devono essere sempre molto semplici, con una riduzione dei particolari per favorire la comprensione. Tutte queste caratteristiche contribuiscono al rafforzamento della motivazione, dell’interesse e delle funzioni esecutive dei bambini, in quanto è presente una più facile agevolazione dei processi attentavi, un incremento dell’autostima e dell’autoefficacia, mediante l’uso continuo di feedback che agiscono da rinforzo sociale. Inoltre, dato che il pc rappresenta un ambiente protetto, è possibile ridurre l’ansia da prestazione e da esposizione alla comunicazione sociale che possono essere avvertiti, migliorando così il benessere psicologico dei bambini.
Due elementi chiave nell’utilizzo di queste nuove tecnologie sono rappresentati dalla concezione di spazio e tempo.
Se lo spazio di lavoro è preciso e chiaro, i bambini autistici possono comprendere meglio le richieste, diventando sempre più collaborativi.
La strutturazione del tempo, invece, determina con quale sequenza e per quanto tempo si dovrà svolgere una specifica attività.
Quando i bambini capiscono cosa è richiesto loro e come devono procedere, allora l’ansia che provano si riduce e si incrementano la calma e la semplicità dello svolgimento autonomo di compiti che necessitano capacità di panificazione e programmazione.
Ma in che modo, nella pratica, il computer può aiutare i bambini considerando in maniera individuale le necessità di ciascuno?
Proponiamo ora degli esempi.
Per agevolare i bambini che presentano competenze cognitive compromesse, può essere d’aiuto l’utilizzo di un touch screen per consentire di indirizzare tutte le risorse al compito e non alla gestione del puntatore; per altri, invece, usare una mini tastiera potrebbe risultare più funzionale e meno dispersivo rispetto alle tastiere espanse.
Il fatto di poter personalizzare lo schermo con un contrasto testo-sfondo con caratteri chiari e di buone dimensioni con un set di puntatori del mouse più grandi e di colore vivaci, con schermate semplici con poche icone o immagini di sfondo, poi, è un altro elemento che aiuta molto ad evitare la distraibilità del bambino e favorirne la comprensione.
E’ molto importante, anche, la possibilità del computer di creare un profilo utente personalizzato per mantenere le impostazioni e per impostare una password che favorisca, in questo caso, la memorizzazione di parole scritte, diventando una buona strategia per la stimolazione della rievocazione delle stesse. E’ essenziale personalizzare il software e proporre attività che possano stimolare continuamente l’intersoggettività.
Per facilitare la comunicazione è utile la preparazione di menu cartacei o multimediali per la scelta dei programmi preferiti.
La voce meccanica della sintesi vocali del computer, poi, risulta essere molto gradita dai bambini autistici, per il fatto che ne consegue una maggiore prevedibilità dello stimolo sonoro.
Mediante delle presentazioni multimediali su emozioni e regole di comportamento con immagini e video di role playing o situazioni di vita personale, inoltre, il computer permette anche di essere usato per educare i bambini all’affettività.
Sperando che questa chiacchierata possa esservi stata utile e di interesse, vi consigliamo di iniziare a considerare l’utilizzo del computer per i vostri bimbi nella maniera più accurata possibile. Se lo state già facendo usare dateci qualche feedback, quali riscontri avete?
Buona giornata!
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