8 dicembre 2016

I bambini autistici come usano il computer?


 Cari lettori,
vorremmo mostrarvi alcune tecnologie molto interessanti per sostenere voi e il legame che vi unisce ai vostri bambini, attraverso questi strumenti potrete rendere più immediata la comunicazione linguistica ed emotiva:
Gli studi tradizionali insegnano che i disturbi dello Spettro Autistico tendono a considerare i soggetti con tali difficoltà come dei “dimenticati”, ossia come individui che vivono in un mondo isolato, quasi si trovassero in una realtà differente dalla nostra e ciò è ovviamente in parte vero, poiché questi soggetti difficilmente sono in grado di interagire con la realtà che li circonda, ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare il computer è un ottimo strumento per aiutare i bambini ad uscire da questa realtà privata grazie alla prevedibilità delle sue risposte e alla possibilità di utilizzare sintesi vocale ( creando così l’impressione di una reale interazione sociale non solo in un contesto spaziale, ma anche a livello di comunicazione linguistica ed emotiva con gli altri).

Una problematica riscontrata però e che i bambini autistici hanno spesso difficoltà a concentrare l’attenzione sull’utilizzo di un comune dispositivo come ad esempio un mouse perciò è maggiormente consigliabile l’uso di un touch screen che permette di utilizzare il computer con un semplice tocco senza dover focalizzare l’attenzione su di un oggetto che potrebbe attivare comportamenti rassicuranti ed ossessivi; inoltre l’utilizzo di tastiere alternative permette, d’altro canto, di avere facilmente a disposizione tutti i comandi in modo chiaro ed evidente (evitando la confusione che potrebbe creare una tastiera comune che potrebbe risultare troppo complessa per questi bambini).
Considerando che i soggetti autistici elaborano meglio le informazioni visive rispetto a quelle uditive, può essere, utile utilizzare la cosiddetta Comunicazione Aumentativa (AC) che si serve di immagini e disegni per accompagnare istruzioni verbali o in generale comunicazioni uditive: questo permette di rendere l’interazione più orientata sul canale visivo rispetto al semplice ascolto che, per molteplici ragioni, non aiuta questi bambini ad approcciarsi al prossimo con facilità.
Nell’articolo allegato (facilmente traducibile dall’inglese all’italiano) vengono descritti in parte i dispositivi che vi abbiamo esposto e in parte altri software e hardware che potreste utilizzare nella quotidianità per aiutare i vostri bambini ad imparare ad interagire al meglio con voi e con gli altri. Buona lettura!


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